Notizie da Caligola !

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista « Siamo di nuovo insieme », n. 135-136 aprile-giugno 2025, curata dall’Associazione degli Italiani in Romania RO.AS.IT di Bucarest.
 

Vent’anni fa, quando ci siamo stabiliti nella casa ereditata da mia moglie a Linguadoca, ho trovato in soffitta una collezione della rivista „L’Illustration”, risalente al periodo tra le due guerre mondiali. Le ho sfogliate con molta attenzione e così ho scoperto innumerevoli argomenti che oggi, dopo più di un secolo, sono rimasti… d’attualità oppure sepolti sotto la polvere della storia.

Tra i tanti, ha attirato la mia attenzione un testo degli anni ’20 che parla del recente salvataggio di un’antica nave, affondata sotto le acque di un lago nei pressi della città di Roma. Così ho scoperto la storia delle «navi di Caligola, affondate da 2000 anni», riportate in superficie, restaurate ed esposte in un museo.

Ne avevo già sentito, avevo addirittura visitato questo tipo di navi storiche, come quelle vicino alle piramidi di Giza o nella città di Stoccolma, nel museo «Vasa».

Avevo programmato di visitare il museo delle navi antiche nei pressi della capitale italiana. Tuttavia, sono rimasto rapidamente deluso quando ho scoperto che queste testimonianze storiche uniche… sono state bruciate alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nell’ottobre dello scorso anno, volando tra Bucarest e Roma sorvolando il territorio italiano, poco prima di atterrare all’aeroporto di Fiumicino, ho riconosciuto il Lago di Nemi, dove si sono svolte l’avventura e la tragedia delle navi di Caligola. Continue reading

Dagli esplosivi ai sassolini: una storia friulana (II)

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” n. 131 – 132, ottobre  – dicembre 2024, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.

Ho scelto solo due edifici in cui l’arte del mosaico, intrecciato alle altre «specialità Art Nouveau» (pittura, ceramica, mobili, falegnameria…), è stata elevata ai suoi massimi livelli in Francia e che sono anche tra i miei preferiti in quest’ambito, sebbene meno promossi nelle guide turistiche. Non è mia intenzione «sostituire» le rinomate opere di Guimard, Chartier o Mucha, ma ciascuno di noi ha le proprie «debolezze».

Innanzitutto, menzionerò il ristorante «Mollard» che «vive» in questo momento emozioni simili a quelle legate alla sua inaugurazione… avvenuta nel 1895! Continue reading

Dagli esplosivi ai sassolini: una storia friulana (I)

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” no. 129 – 130, luglio-settembre 2024, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.

Per 14 anni, tra il 1994 e il 2007, ho visitato quasi ogni anno la piccola città di Sequals, nel nord dell’Italia.

Sequals è un comune in provincia di Pordenone, nella regione italiana del Friuli-Venezia Giulia, con meno di 2500 abitanti. Leggendo queste righe, molti si chiederanno cosa possa spingere qualcuno a tornare costantemente in una città così piccola, di cui in pochissimi hanno sentito parlare.

Come vedremo, in questo luogo è nata, più di mezzo secolo fa, una «specialità» in cui molti abitanti della Terra possono imbattersi senza darle troppo peso, da Parigi a New York, da Copenaghen a Bucarest, e perfino da Londra ad Algeri. Per non parlare dell’Italia… da Venezia fino in Sicilia! Continue reading

Ciocco, ciocco! Cioccolato!

Boulogne, 25 aprile 2024

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” n. 127 – 128, aprile – maggio 2024, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.

 (1) SEEYA – Chocolata (Official Music Video) – YouTube 

All’inizio degli anni ’70, avevo l’abitudine di andare da Parigi in Italia con un treno notturno. Quando arrivavo a Torino, il mattino seguente, il primo movimento era estrarre dalla tasca una banconota da 10.000 lire italiane, conservata dal soggiorno precedente, con cui andavo al ristornate della stazione. Dopo aver comprato il quotidiano torinese La Stampa, mi sedevo al bar del ristorante e ordinavo un caffè: il primo vero espresso italiano dopo alcuni mesi di «astinenza»! Nella maggior parte dei casi, il caffè era accompagnato da un cioccolatino, che gustavo leggendo il giornale. Confesso di non ricordare se la cioccolata offerta mostrasse il marchio «Venchi». È molto probabile, perché la famosa cioccolateria torinese con questo nome esisteva già da quasi un secolo!

Solo 20 anni fa, passeggiando per Torino alla ricerca di «Locali storici d’Italia» ho scoperto la bottega «Venchi».  Continue reading

Incontri con Lenci

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” n. 125 – 126, gennaio – marzo 2024, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.

Da più di dieci anni ricevo regolarmente la rivista Antiquariato, pubblicata in Italia, che mese dopo mese presenta la realtà artistica mondiale nella sua forma espositiva. Per tutto questo tempo, ma soprattutto negli ultimi anni, ho notato gli annunci di una bottega artistica di Rosignano Marittimo (Livorno). Soprattutto erano presentati personaggi in ceramica, di solito ragazze con indosso abiti multicolori, in stile Art Déco, con dimensioni che si aggirano intorno ai 30 cm di altezza. Mi ha incuriosito il portamento di questi personaggi, che non avevano nulla in comune con le ceramiche tedesche (Meissen, Alt Wien…) o francesi (Sèvres, Limoges).

Nella maggior parte dei casi, le ragazze esposte dall’antiquario italiano avevano un atteggiamento fiero o sognante, orgoglioso o modesto… completamente diverso da quello dei personaggi tradizionali di questo stile. Ho cercato di scoprire chi fossero i creatori di questo genere, poco praticato fuori Italia, e ho scoperto il nome della creatrice di tale stile, risalente alla prima metà del XX secolo. Continue reading

Pietrolina dopo pietrolina… nasce un grande mosaico!

Angers, 5/09/2023

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” n. 123 – 124, ottobre – dicembre 2023, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.

Angers è una città di media grandezza, con appena 150 000 abitanti, della Francia occidentale, situata sul fiume Maine, a solo 300 km da Parigi e a 100 km da Nantes. La maggior parte dei turisti che si ferma in questa città,  vicino all’Oceano Atlantico, viene a visitare le vestigia dell’«epoca d’oro», risalenti al XV secolo. Capitale storica e fortezza dell’Angiò, culla della dinastia dei Plantageneti, Angers è stata uno dei centri intellettuali dell’Europa del XV secolo, sotto la guida illuminata del «buon re Renato d’Angiò» (1409-1480). La città di Angers ospita con orgoglio i resti, assai ben conservati, del castello in cui Renato d’Angiò nacque e passò la sua infanzia.

D’altra parte, Carlo I d’Angiò, predecessore di Renato, ha costruito, sul modello del castello di Angers, il famoso Castel Nuovo di Napoli, chiamato dagli abitanti del posto «Maschio Angioino». 

Tuttavia la città di Angers custodisce anche un altro tesoro artistico, ben più recente, ma ugualmente legato all’Italia. Purtroppo, meno conosciuto. Si tratta di un vero «complesso artistico» che corrisponde alla prima metà del XX secolo, realizzato nel famoso stile decorativo chiamato «Art Déco».  Continue reading

La Galita, l’isola gemella di Ponza

La Bastide Vieille, 10/07/2023

Questo testo è stato pubblicato sulla rivista “Siamo di nuovo insieme” n. 121 – 122, luglio – settembre 2023, a cura di RO.AS.IT., Associazione Italiani in Romania.


Coordinate
37°31′37″N 08°55′43″E: l’Isola Galita

Da qualche parte, tra il cielo e il mare… Chi conosce questo luogo disperso nel cuore del Mediterraneo?

Ecco come la descriveva, più di un secolo fa, un autore anonimo:

“Questo blocco roccioso si trova sulla costa settentrionale della Tunisia, a circa 20 miglia a nord – nord-est di Tabarca. La sua lunghezza supera i 5 km, la larghezza media è di 1500 m.

È circondata da numerose isole, tra cui le principali sono: Galiton, Fauchelle, Les Chiens, tutte inaccessibili.

Galita, circondata da una linea di rocce di 200 m d’altezza, può essere abbordata solo da sud, nel golfo l’Escueil de Pasque. Profondo e stabile, quest’ancoraggio offre un eccellente riparo dal vento, predominante da nord-ovest, una posizione che s’incontra di rado sulla costa dell’Algeria.

Il punto più alto dell’isola si eleva a 391 metri sul livello del mare. Ci arrivi salendo un sentiero roccioso composto in parte da scalette di legno, in parte da gradini di pietra, e che costituisce la migliore via di comunicazione sull’isola. Questo sentiero attraversa orti terrazzati dove, a dispetto della mancanza di terra, gli abitanti trovano un modo per coltivare fichi, cactus, ulivi, vigne e cereali a sufficienza per i bisogni della popolazione autoctona, composta approssimativamente da un totale di sessanta persone.

L’autorità sull’isola è rappresentata da un guardacoste francese, la cui casa è l’unica abitazione presentabile. Gli indigeni, veri trogloditi, vivono in caverne e capanne. Su tutta l’isola non ci sono che due case, i cui tetti rossi si vedono da lontano, dal mare. Gli abitanti vivono seguendo i vecchi usi provenienti dall’Italia, non pagano tasse, vivono di pesca, raccolto e dai prodotti delle loro greggi. Il pesce è assai abbondante e i pescatori di aragoste e i raccoglitori di coralli arrivano a Galita perfino dalla Sicilia, durante l’estate. Boscosa in passato, l’isola non possiede oggi altro che una bassa vegetazione. Le sorgenti sono numerose e abbondanti.” 

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Cum am descoperit « Baio de Sampeyre » ! (complement)

Paris, 4/03/2023

Din cauza spațiului disponibil, o parte din acest text nu a putut fi publicată în revista “Siamo di nuovo insieme”. Îl propun aici.

Câțiva ani mai târziu, Jean-Marc s-a căsătorit cu Irmi, o tânără austriacă italofonă din regiunea Carintia, vecină cu Italia. De altfel, dacă-mi amintesc bine, ei s-au cunoscut chiar în Italia !

Momentul-far al acestei legături amicale a fost căsătoria lui Jean-Marc cu Irmengard, la sfârșitul anilor ’80. Intre Paris și Villach (Austria), ei au ales, pentru celebrarea nunții lor, locul ideal : Veneția !

Ceremonia și masa care a urmat au avut loc în cartierul San Polo.

Sestriere San Polo este cel mai mic dintre cartierele Veneției. Este și cel unde s-au instalat primii locuitori, încă din secolul al IX-lea, deoarece nu este supus inundațiilor.

El este legat de cartierul San Marco prin faimosul Ponte di Rialto, construit în 1594 pentru a înlocui un pod de lemn. Timp de secole, bancherii și comercianții venețieni din întreaga lume s-au întâlnit aici pentru a-și încheia afacerile. Chiar și astăzi, venețienii merg acolo pentru a cumpăra pește prins în aceași dimineață, fructe și legume la piața Rialto, care există din 1097. Continue reading