Vent’anni fa, quando ci siamo stabiliti nella casa ereditata da mia moglie a Linguadoca, ho trovato in soffitta una collezione della rivista „L’Illustration”, risalente al periodo tra le due guerre mondiali. Le ho sfogliate con molta attenzione e così ho scoperto innumerevoli argomenti che oggi, dopo più di un secolo, sono rimasti… d’attualità oppure sepolti sotto la polvere della storia.
Tra i tanti, ha attirato la mia attenzione un testo degli anni ’20 che parla del recente salvataggio di un’antica nave, affondata sotto le acque di un lago nei pressi della città di Roma. Così ho scoperto la storia delle «navi di Caligola, affondate da 2000 anni», riportate in superficie, restaurate ed esposte in un museo.
Ne avevo già sentito, avevo addirittura visitato questo tipo di navi storiche, come quelle vicino alle piramidi di Giza o nella città di Stoccolma, nel museo «Vasa».
Avevo programmato di visitare il museo delle navi antiche nei pressi della capitale italiana. Tuttavia, sono rimasto rapidamente deluso quando ho scoperto che queste testimonianze storiche uniche… sono state bruciate alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nell’ottobre dello scorso anno, volando tra Bucarest e Roma sorvolando il territorio italiano, poco prima di atterrare all’aeroporto di Fiumicino, ho riconosciuto il Lago di Nemi, dove si sono svolte l’avventura e la tragedia delle navi di Caligola. Continue reading