Pagine di diario, … italiano
„Qui dove il mare luccica
E tira forte il vento
Sulla vecchia terrazza
Davanti al golfo di Surriento…” **
Nel 1986, quando il medico/ginecologo ci ha detto che Sabine, la mia moglie, aspettava „un heureux événement”, siamo stati tutti e due felicissimi! Soltanto che Michel, il mio miglior amico, mi disse: „T’en as pris pour 40 ans!” Lui sapeve cosa diceva: aveva gia’ tre figli!
Allora ho deciso che questo evento doveva essere festeggiato … come di deve. Cosicche’ sono seguiti i weekend a Deauville, a Normandy (excusez-moi du peu!), un altro a Bagnoles-de-l’Orne, una settimana a Marbella… Pero’ la vacanza piu’ indimenticabile e’ stata quella sulla costa amalfitana, vicino a Napoli, a novembre.
Difatti un’offerta molto attraente ci ha permesso di trascorrere una settimana in un albergo di lusso a Sorrento, sulla falesia che domina il Golfo di Napoli. Non era proprio all’Excelsior Vittoria, classificato 5* Lusso, ma l’Hotel Bristol che ha una vista ugualmente magnifica, e in piu’ dal balcone della camera vedevo … l’Hotel Excelsior!
Certamente oltre alle classiche escursioni (Pompei, Ercolano, Positano, Amalfi etc.), ho trascorso una mezza giornata all’Hotel Excelsior.
Lí ne hai di cose da vedere e da fare! E non solo la visita dei vari edifici, con la loro storica decorazione del ‘900, che ti porta via tanto tempo, ma gia’ la semplice vista del Golfo dalla terrazza ti puo’ portare via … qualche ora, ammirando i giochi e le evoluzioni della luce, il luccichío del mare, la citta’ di Napoli all’orizzonte che appare e scompare a seconda di come le nuvole sfilano nel cielo; le navi passano, piu’ velocemente (aliscafi) o piu’ adagio (barche a vela), l’isola di Ischia o il Vesuvio, disegnati nel cielo come una scenografia teatrale….
E basta ordinare una tisana, nel mio caso un « capuccino », per far pigrizia lí… quanta ne hai voglia.
Certo che nel 1986 non sapevo nulla del soggiorno di Caruso in quest’albergo e ancor meno di quello di Lucio Dalla. E la celebre canzone «Caruso» era appena stata scritta! Da allora, pero’, questo ritornello ha fatto il giro del mondo interpretato dai piu’ celebri cantanti pop o di musica classica, come Luciano Pavarotti, Maria Farantouri, Mina, Andrea Bocelli, Ana Belén, Julio Iglesias, Lara Fabian, Céline Dion, Florent Pagny, Laura Pausini e molti altri.
Pare che Lucio Dalla abbia raccontato in un’intervista la storia di questa canzone. Lucio, obbligato a ripararsi da una tempesta nel porto di Sorrento, ha preso una stanza all’ Excelsior Vittoria. Il caso volle che gli dessero proprio la stanza in cui aveva soggiornato Enrico Caruso proprio prima di morire. Questa stanza e’ rimasta intonsa dagli anni ’20 sino ad oggi, con i mobili, le decorazioni interne, e persino col pianoforte che Caruso ha conosciuto!
I proprietari dell’albergo, i discendenti della famiglia Fiorentino, che posseggono questo edificio fin dalla sua costruzione nel 1834, conoscono molto bene la storia del palazzo, che ha visto passare lí personaggi illustri come Richard Strauss, Otto von Bismarck, Ludovico II di Bavaria, Sissi e altre teste coronate, come anche, piu’ vicino ai nostri tempi, Sophia Loren, Luciano Pavarotti etc.
Cosi’ loro hanno raccontato a Lucio Dalla che, nei suoi ultimi giorni di vita, Caruso si e’ innamorato di una giovane a cui dava lezioni di canto e che aveva “quegli occhi verdi come il mare”. Dalla, impressionato dalla storia drammatica del celebre cantante d’opera, ha scritto la canzone “Caruso”, in cui ritornano temi tipici napoletani, e addirittura, nel ritornello, puo’ essere riconosciuto un tema locale degli anni ’30.
Da allora, pero’, la canzone di Lucio Dalla
“… mi risuona sempre nelle orecchie,
con eterna melanconia…
una storia dei tempi andati.” ***
Come avrei potuto, quindi, passare per Sorrento senza fermarmi all’hotel Excelsior? Per di piu’, nel frattempo, avevo visto a Montevideo, al teatro Solis, il cartellone della Tournee della Compagnia Lirica Italiana del 1901, dove Enrico Caruso cantava sotto la bacchetta di Arturo Toscanini, avendo come collega la celebre soprano romena Hariclea Darclée!
E’ stato un momento di emozione profonda! In 26 anni quasi nulla e’ cambiato in questo posto! Forse solo la tappezzeria di alcune sale o la luce piu’ discreta oggi di allora! Pero’ la terrazza, coi busti in marmo degli imperatori romani, e’ rimasta identica.
Pero’ anche lí mi aspettava una sorpresa!
Guardando in giu’ verso la falesia, ho scoperto una splendida barca a vela. Il suo profilo mi sembrava familiare! E immediatamente ho riconosciuto il famoso Sea Cloud, forse il piu’ bel veliero che io abbia mai visto, anche se conosco quasi tutti quelli che oggi navigano nei mari del mondo. Solo che Sea Cloud non ha mai partecipato alle regate organizzate negli ultimi anni, in occasione di qualsivoglia evento marittimo internazionale (la Festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti, 1986 a New York, Les voiles de la liberté, 1989 a Rouen, Tall Ships’ Races (Cherbourg, 2005), Saint-Malo (Cinquantenaire, 2006), Tolone, 2007 etc.).
Cosicche’, in quasi 35 anni, l’ho incontrato solo 2 volte: nel 1981, alle isole dei Caraibi e nel 1988 ad Atene, nel porto del Pireo. Pero’ la sua storia e’ cosi’ appassionante che merita di essere raccontata!
Costruita nel 1931, Sea Cloud fa parte della stessa generazione di velieri della Mircea, la nave-scuola della Romania. Entrambe sono di tipo « barca », solo che Sea Cloud e’ lunga 102 metri e ha 4 alberi, quando Mircea ha solo 3 alberi e misura 82 metri.
Sea Cloud e’ stata costruita per il miliardario americano Edward Francis Hutton e ha beneficiato, fin dall’inizio, di un confort e un lusso eccezionali (ponte in teak massello, nelle sale da bagno vasche scolpite nel marmo di Carrara con rubinetti in oro massiccio, camini sempre in marmo, lampade in cristallo di Murano, alle pareti specchi veneziani e nella cabine mobili pregiati).
Fin dal suo varo la Sea Cloud, che ha cambiato nome dieci volte in 73 anni, ha avuto una carriera avventurosa, perche’ gia’ negli anni ’30, essendo che la proprietaria della nave era la moglie dell’ambasciatore americano a Mosca, il veliero era ormeggiato in permanenza nel porto di … Leningrado e serviva da punto d’incontro per i diplomatici. Un film holliwodiano del 1943 chiamato Mission à Moscou racconta questi eventi.
Quando gli Stati Uniti entrano in guerra, tutti gli yacht privati vengono requisiti dal governo, che decide… di offrirlo al presidente Franklin D. Roosevelt, con la motivazione che si trattava di “uno sforzo bellico”! Inizialmente lui rifiuta, ma nel 1942 comunque accetta. Cosicche’ nello stesso anno, la Guardia Costiera degli USA lo compra al prezzo simbolico di 1 dollaro! e vende le vele, smonta il mobilio, persino la scultura della prua! Pero’ nel 1944 la nave viene restituita alla sua proprietaria, accompagnata dalla somma di 175.000 dollari come risarcimento per il restauro!
Con il costo della manutenzione divenuto esorbitante, la nave viene venduta nel 1955 al dittatore Rafael Trujillo, che la utilizza per le crociere della famiglia, anche se ufficialmente questa e’ … la sede del governo Domenicano! A quel tempo lo yacht ha cambiato il nome in Yate Angelita in base al nome di sua figlia, pero’ Trujillo installa una specie di torre finta per poter affermare che si trattasse di una nave da guerra, e riuscire cosi’ a non pagare le tasse portuali!
Infine Rafael Trujillo viene assassinato nel 1961, e la sua famiglia fugge con lo yacht verso l’Europa, ma il nuovo governo manda un appello via radio quando la nave si trova vicino alle isole Canarie, e l’equipaggio decide di tornare nella Repubblica Domenicana. Percio’ il nome della nave viene di nuovo cambiato in Patria.
Allora il Governo domenicano mette in vendita il costoso yacht e dopo 5 anni lo stupendo veliero trova un acquirente, che lo trasforma in « volier-charter ». Dopo numerose peripezie, Sea Cloud diventa di proprieta’ di un gruppo di azionisti di Amburgo. Oggi esso dispone di 32 cabine, quindi può portare a bordo solo 64 passeggeri, e ha un equipaggio di 40 persone. Un vero yacht di lusso!
Ovviamente non ho potuto visitare l’interno della nave, riservato esclusivamente a quelli con mezzi eccezionali. Ma nel 1988, nel porto del Pireo dove la Sea Cloud era ancorata, sono riuscito, dopo molti negoziati, a salire a bordo della nave. Un’altra esperienza unica!
* * *
Hotel Excelsior Vittoria. Quante storie, quante avventure, legate a questo posto!
Saranno vere o solo il riflesso di un ritornello che annebbia la ragione?
„Potenza della lirica dove ogni dramma é un falso
Che con un po’ di trucco e con la mimica puoi diventare un altro…” **
Pero’ risuonano cosi’ belle in questo posto da sogno che non puoi toglierti dalla mente il ritornello della canzone:
„Te voglio bene assai
Ma tanto tanto bene sai
E’ una catena ormai
Che scioglie il sangue dint’e vene sai” ***,
e ti segue ancora molto tempo, facendoti ricordare Sorrento con melanconia. E a sognare continuamente “di tornare a Sorrento!”
Adrian Irvin ROZEI
* „Torna a Sorrento”: melodia napoletana, composta nel 1905 da Ernesto de Curtis, col testo in dialetto napoletano scritto da suo fratello, Giambattista.
La sua canzzone e stata interpretata da: Enrico Caruso, Giuseppe Di Stefano, Beniamino Gigli, Mario Lanza, Elvis Presley, José Carreras, Plácido Domingo, Luciano Pavarotti, Meat Loaf, Franco Corelli, Robertino Loretti e tanti altri!
**« Caruso » di Lucio Dalla
*** « Lorelei » di Heine
- Hotel “Excelsior” ieri (1987) e oggi
- Apartamento di Caruso nel 1921 e oggi
- Caruso/Dalla con la ragazza che aveva “quegli occhi verdi come il mare”.
- L’interno non ha cambiato dal 1987