Probabilmente avrei continuato il percorso proposto da Paolo Bernacca e Maurizio Moretti se non mi fossi ricordato che in quest’angolo meno frequentato dai turisti si trova uno dei miei edifici romani preferiti.
Questa villa, che mostra proprio all’ingresso una placca di travertino con l’iscrizione “Residenza Marignoli” mi ricorda… la mia infanzia a Bucarest! Com’è possibile? Semplice! A Bucarest ho abitato per 20 anni su strada Alexandru Donici. Proprio all’angolo in cui questa strada incontra strada Icoanei, si trova la villa “Elie Radu”, costruita e decorata in stile “Liberty” proprio dall’architetto italiano Giulio Magni.
Nel 1899, Giulio Magni costruisce le stazioni di Comănești, vicino a Bacău, e quella di Brusturoasa, che portano il nome di Elie Radu, il famoso Ispettore dei Lavori Pubblici, “che ha concepito e realizzato i lavori di approvvigionamento idrico della città di Bucarest e numerose costruzioni importanti come ferrovie, ponti e strade”, così com’è indicato sulla placca di marmo piazzata sul muro della sua villa di strada Donici.
Conosco la “Residenza Marignoli” da oltre 20 anni.
Allora, la struttura era un hotel chiamato “Villa Marignoli”.
“Oggi posto sotto la protezione della «Soprintendenza» per i Monumenti di Roma e del Lazio, il palazzo è considerato, insieme a Villa Pacelli, una tra le più rappresentative strutture Art Nouveau di Giulio Magni, l’architetto che la costruì nel 1907. Inizialmente residenza nobiliare della famiglia aristocratica Marignoli, la villa ospita ora una residenza e un hotel turistico. Caratterizzata da uno stile ispirato ai palazzi medievali nordici, la Villa è stata progettata dall’architetto Giulio Magni, una delle più interessanti figure artistiche del 1900. Magni è stato l’autore di grandi opere architettoniche dell’epoca: il Ministero della Marina (1911), le case popolari di Testaccio (1903-1914), Il Palazzo della Pace all’Aja e di altre ville: Villa Almagià (1910) e Villa Pacelli su Via Aureliana.”
È presentato così l’architetto italiano che ha vissuto un decennio nella Romania del XIX secolo, dove ha creato quasi 30 edifici.
Ho avuto l’occasione di visitare più di una volta l’interno del palazzo, quando era solo un hotel, e ho conosciuto la sua direttrice che ha presentato una tesi di dottorato su Giulio Magni. Tuttavia, con mia grande sorpresa, le sue conoscenze su Giulio Magni in Romania erano… praticamente nulle!
Ma io, solo pochi giorni prima di visitare Roma, durante un soggiorno a Bucarest, avevo notato un “dettaglio” legato alla presenza di Giulio Magni in Romania.
Nel Museo Nazionale di Storia della Romania, dove si trova la copia della Colonna Traiana, è possibile vedere un pannello intitolato “Perché esiste una copia della Colonna Traiana a Bucarest?”.
Il secondo rigo del pannello scrive:
“Un progetto realizzato dall’architetto italiano Giulio Magni (1896) proponeva la creazione di una piazza nei pressi del parco Cișmigiu. In questa piazza, sarebbero stati disposti monumenti come la statua di Mihai Viteazu e quella del re Carlo I, accanto alla copia della Colonna Traiana.”
Forse oggi, dopo quasi un secolo e mezzo dalla presenza di Giulio Magni in Romania, una piazza di Bucarest meriterebbe di portare il suo nome.
E perché no… anche una a Roma?
(Traduzione Clara Mitola)
Adrian Irvin ROZEI
La Bastide Vieille, genaio 2023